giovedì 11 dicembre 2008

NATIVITA'


"Natività Paumgartner" di Albrecht Durer- 1502/1503- conservata nell'Alte Pinakothek di Monaco.
Il trittico, noto come "Altare Paumgartner", fu commissionato dai figli di Martin Paumgartner, per la chiesa di Santa Katharina, in memoria del padre morto nel 1478.
Nella tavola centrale, ai due lati in basso è raffigurata la famiglia dei committenti: a sinistra il padre con i due figli,Luca e Stefano; l'uomo con la barba è il secondo marito della vedova Paumgartner, Hans Schonbach. A destra la madre dei committenti, Barbara Volckamer con le due figlie Maria e Barbara.
Nelle tavole laterali i due committenti tornano nelle vesti di S.Giorgio( Stefano ) e di S.Eustachio (Luca ).
Nel dipinto c'è da notare , dal punto di vista simbolico, l'asino e il bue.
C'è un verso di Isaia che recita" Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende" : da queste parole i teologi hanno dedotto che l'asino della Natività viene usato come simbolo dell'ebraismo e viene contrapposto al bue, simbolo del paganesimo.
Nella simbologia comunque, l'asino si presta ad interpretazioni contrastanti:può indicare umiltà, docilità, semplicità ma, a causa della sua proverbiale caparbietà , può anche assumere significati negativi divenendo simbolo di accidia, arroganza, stupidità e lussuria.
Quando è raffigurato in ginocchio di fronte ad un calice, è attributo di Sant'Antonio da Padova.
L'asino è spesso raffigurato insieme a Sileno che, ubriaco, a stento si regge sul dorso dell'animale.
Nel mito del re Mida, assume un carattere negativo: infatti, Apollo, per punire l'impudenza del re che, durante una gara tra il dio e Pan, si era espresso favorevole a Pan, gli fa crescere le orecchie d'asino.

Il bue, principalmente appare come animale da soma, da fatica.
Un tempo era considerato un animale sacrificale, in sostituzione dell'agnello, quindi a simbolo del sacrificio di Gesù.
Nel Medioevo, è associato all'allegoria della Pazienza.
Nell'iconografia della Natività, il bue, vicino all'asino, può rappresentare il Nuovo Testamento contrapposto all'Antico Testamento rappresentato dall'asino.
Il bue è anche attributo di Sant'Agostino, che da giovane era detto"bue silenzioso", e di Santa Lucia, che fu legata ad un tiro di buoi.

In questo dipinto c'è da notare inoltre l'Angelo in cielo: l'Angelo,simbolo del messaggio divino, vuol indicare che dall'alto giunge l'annuncio della nascita di Cristo a tutti gli uomini.

Maria ci appare inginocchiata: immagine che si è andata definendo nel Rinascimento, cioè da quando l'Adorazione del Bambino Gesù diventa motivo dominante nell'iconografia della Natività.

Giuseppe è raffigurato sempre inginocchiato, ma ha anche le sembianze di un uomo anziano: e questo mette in evidenza la paternità divina di Cristo.

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11 commenti:

M.Cristina ha detto...

Mi paicciono i luoghi dove si spiegano e raccontano miti e leggende.

Leonardo ha detto...

Complimenti Saverio,spiegazione molto dettagliata.

La Natività ha sempre un signficato molto alto di per se stessa,se poi viene comissionata non ha importanza!


Buon pomeriggio.

Arianna ha detto...

Complimenti per il blog, anch'io adoro l'arte! Ti ho trovato fra i blog di Rosy...ciao, Arianna!

Saverio ha detto...

Vi ringrazio cari amici, vecchi e nuovi, presto verrò a trovarti, Sirio, e a conoscere le nuove arrivate.
Buona giornata a tutti.

adamus ha detto...

Ciao, veramente uno stupendo capolavoro di Dürer, c'è da rimanere incantati di fronte a tanta bellezza, mi pare addirittura che nel novembre scorso per il Natale del Vaticano, sono usciti 2 francobolli, uno raffigurante il dipinto di Raffaello " L'Adorazione dei Magi" e l'altro appunto, con la " Nascita di Cristo" di Dürer.
Ciao, buon fine settimana

adamus ha detto...

Dimenticavo.....Dürer è stato un mio contemporaneo!

Calogero Parlapiano ha detto...

molto bello questo blog.. sono un fan dell'arte e del mondo rinascimentale in particolare.. grazie per i complimenti!!
ti aggiungo subito tra i miei links amici.
ciao!!!

Gianna ha detto...

Bel capolavoro Saverio.

Buona serata.

la signora in rosso ha detto...

osservare un quadro e trovare le simbologie (che poi se non vado errata derivano dai racconti dei vangeli apogafi) è la parte più interessante. La tua descrizione è molto bella. Un saluto

Xavier ha detto...

Ciao se ti interessa uno scambio di link, lasciami un commento nella sezione che gli ho dedicato!

http://follerumba.blogspot.com/

Ciao e Buon Natale da FolleRumba!

Marco ha detto...

ciao Saverio,
mi sono aggiunto anch'io ai tuoi lettori

ciao
follerumba